Diritti TV e EA FIFA: la netta differenza tra l'italiana Serie C e l'inglese Sky Bet League 1

In giorni incandescenti dal punto di vista della faccenda riguardante i diritti TV di Serie A e di Serie B, con l'ennesima, quanto controproducente dicotomia formata da Sky e Mediaset Premium, vorrei volgere l'attenzione ad un argomento di cui praticamente non si parla mai, che invece riguarda gli interessi di milioni di tifosi e appassionati che supportano una squadra che non appartiene alle prime due divisioni del calcio italiano, bensì alla Serie C.
La Serie C infatti sembra essere completamente dimenticata dagli interessi delle televisioni, pur rappresentando una fetta importante per quanto riguarda il numero dei seguaci delle stesse squadre che vi prendono parte. In serie C, sono rappresentate città per 4.432.199 abitanti (dati aggiornati al 1° gennaio 2017). Prendendo in considerazione un onesto 35% di questa quantità, che potrebbe interessarsi alle vicende della propria squadra cittadina, si otterrebbe una cifra pari a 1.551.269 potenziali tifosi. Circa un milione e mezzo di persone che sarebbero interessate a vedere la propria squadra comodamente in televisione, visto i costi eccessivi delle trasferte e lo stato degli stadi per la maggior parte fatiscenti.
In Inghilterra, il pari livello calcistico della nostrana Serie C si chiama Football League One. Completamente differente per il numero di squadre partecipanti (24 team) e per l'organizzazione di esse in un unico girone (contro i 3 della Serie C), la Football League One è una divisione tenuta in considerazione nel Paese d'Oltremanica e non solo, tanto da essere nota a partire dalla stagione 2013/2014 come Sky Bet League 1, in virtù di una sponsorizzazione della portata di Sky Sports (oltre a Channel 5, importante canale televisivo del Regno Unito).
Ora, non essendo chiare le cifre della sponsorizzazione a favore della Sky Bet League 1 (cifre non rese disponibili), è comunque normale pensare a quanti tifosi possano sottoscrivere un abbonamento televisivo per godere tranquillamente da casa della visione delle partite della propria squadra, o comunque di quelle più importanti del girone. Grazie a questo alto livello di trasmissione, tale lega tende comunque ad essere conosciuta e seguita non solo in Inghilterra, ma anche all'estero.
La Serie C italiana invece, non solo non ha sponsorizzazioni, ma si è organizzata con la distribuzione delle gare in maniera gratuita in streaming attraverso la piattaforma Sportube.tv, proponendo un prodotto non sempre efficiente e soprattutto di qualità abbastanza discutibile. Sostanzialmente insufficiente e non redditizio pensando al confronto con la pari categoria britannica.
Un ulteriore confronto tra le due divisioni va impostato con riguardo al gioco ormai ultraventennale dell'ambito calcistico, ovvero FIFA, prodotto da Electronic Arts. Dall'anno 2004 infatti, anno della commercializzazione di FIFA 2005, l'Inghilterra è presente nel gioco con ben 4 campionati, tra cui Premier League, Championship, Football League One e Football League Two (mezzo non indifferente per nuovi ricavi derivanti dai diritti d'immagine e di commercializzazione del brand). Un campionato o anche solo l'inserimento di alcune squadre di Serie C (non presente) sarebbe tanto inconcepibile? Un ulteriore introito fornito dalla vendita dei propri diritti d'immagine e di sfruttamento del marchio sarebbero inutili guadagni? Sembra che la Serie C sia una lega che tenda maggiormente a pensare come gestire i fondi che già possiede, piuttosto che pensare ad una modalità efficace per incrementarli.
Un canale televisivo e una lecita comparsa sulla pietra miliare dei videogiochi calcistici, potrebbe sicuramente colpire un pubblico molto più vasto di quello coinvolto attualmente, aumentando il grado di conoscenza del proprio club e del proprio marchio, finendo per aumentare nettamente i ricavi delle squadre partecipanti alla Serie C e della lega stessa.
Perché non tentare di migliorare il "prodotto Serie C" in modo tale da renderlo più appetibile e gettonato? Perché viene scelta la strada che lascia molte squadre nell'anonimato dell'ormai fondamentale mondo multimediale, negando loro magari pochi, ma certi e sicuri ricavi supplementari?
La certezza che per ora rimane, è che un accanito giocatore italiano di FIFA possa conoscere tranquillamente l'MK Dons F.C., mentre un fedele giocatore di FIFA inglese non conosca il Siracusa Calcio, l'S.S. Akragas Città dei Templi, o l'A.S. Giana Erminio. Ma dove gioca l'MK Dons F.C.? Logicamente in Sky Bet Ligue 1.  

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