La poca sensibilità dei Comuni Italiani sull'educazione civica dei minori attraverso lo sport: il Caso del Comune di Bergamo

Quanto sta a cuore l'educazione civica dei più piccoli ai Comuni delle città italiane? EvoluzioneCalcistica aveva già indagato sull'assenza di programmi concreti elaborati dai club calcistici italiani a tal riguardo (L'educazione civica non è business. "Riportare i bambini allo stadio": nessun progetto concreto in Italia), ma il caso del Comune di Bergamo, evidenzia come anche l'autorità civica in certi casi, possa rivelarsi completamente disinteressata a progetti impostati in tale direzione. Forse perchè non generano effettivo profitto economico?
In qualità di manager sportivo e avendo approfondito durante il mio percorso di studi la normativa vigente in tema di diritto e organizzazione degli eventi sportivi, ho richiesto in data 18 ottobre 2017 un colloquio con l'Assessore dello sport della Città di Bergamo (Loredana Poli), incontro concesso e fissato in data 29 novembre 2017.
Tale colloquio aveva lo scopo di presentare un progetto denominato "Terzo Tempo Village" (presentato nella mia tesi di laurea e premiato con il massimo dei voti da diversi esponenti del CONI), che prevede di traslare i valori del terzo tempo tipico del rugby, anche all'interno del calcio. Questo progetto propone sostanzialmente la costituzione di un villaggio temporaneo e removibile posto nelle vicinanze dello "Stadio Atleti Azzurri d'Italia" di Bergamo, esclusivamente durante le partite casalinghe dell'Atalanta B.C.. Un villaggio tematico dedicato ai bambini e alle famiglie, con giochi e laboratori, avente il fine di avvicinare maggiormente i più piccoli ai principi del Fair Play tanto sostenuti in era moderna dall'UEFA. La fondamentale peculiarità di tale progetto però, stava nel fatto che il villaggio stesso sarebbe stato aperto sia alla tifoseria di casa che alla tifoseria ospite, generando un punto d'incontro basato sulla degustazione dei prodotti tipici del territorio e su altre tipologie di attrazioni.
Insomma una semplicissima struttura (a basso costo), ma avente la grande ambizione di unire tifoserie differenti, sensibilizzando i più piccoli verso i valori sani e fondamentali dello sport e del calcio in maniera più specifica, aprendo alla Città di Bergamo, la possibilità di divenire il Comune pioniere nel dare reale concretezza a questa delicata tematica.
Il colloquio in questione sembra andare bene: il progetto all'Assessore piace e anche molto (cosa che viene ribadita anche diverse volte). Rimaniamo d'accordo che sarà lei a contattarmi, dopo gli incontri del caso con Atalanta B.C. e altre associazioni che potevano essere interessate nell'organizzazione di tale evento. L'Assessore però, sottolinea che tale progetto, in caso di mancato appoggio del club nerazzurro e delle altre associazioni possibilmente interessate, sarebbe potuto nascere sotto l'esclusivo sostegno del Comune.
Passano quasi due mesi dal nostro incontro, ma non ricevo alcuna comunicazione da parte dell'Assessore Poli. È quindi mia premura cercare di contattarla, ma senza mai avere risposta. Fino a quando, in data 18 gennaio 2018, arriva una breve e-mail nemmeno scritta personalmente dallo stesso Assessore, in cui mi viene detto che il progetto non si concretizzerà, siccome le interlocuzioni con i soggetti interessati non hanno avuto esito positivo.
Il Comune di Bergamo, interessato attualmente da una diatriba con i propri cittadini riguardo un maxi-parcheggio costruito direttamente nell'ossatura delle proprie storiche Mura Venete (progetto in attuazione e che i cittadini non vogliono assolutamente, ma che il Comune porta avanti), dimostra come i progetti che portano profitto economico sono gli unici ad essere presi in considerazione, a scapito della volontà cittadina e di tutti gli altri progetti che alla stessa comunità, potrebbero apportare un minimo beneficio a livello sociale. Questa breve storia ne è una dimostrazione.
Vero è che un progetto dove due tifoserie vengono a contatto, ha bisogno di personale in grado di evitare possibili problematiche. Ciò può destare preoccupazione. Ma è pure vero che nessuno si è preoccupato della frana causata dai primi lavori per l'edificazione del citato maxi-parcheggio nel 2008, che aveva interessato ben 70 mila metri quadri di terreno interessanti un'opera, le Mura Venete, riconosciute nel 2017 come patrimonio mondiale da parte dell'UNESCO.
Gli eventi sportivi proposti dal Comune di Bergamo inoltre non sono manco molti, ma sono tutti ben supportati economicamente a livello di sponsor (Camminata Strabergamo, Passeggiata Millegradini e Bergamo History Granprix): insomma portano profitto certo anche nelle casse comunali. Di progetti che supportano l'educazione civica dei bambini tramite lo sport però, manco l'ombra. Un progetto le cui potenzialità sono state certificate e riconosciuto dal CONI, viene invece scartato dall'Assessore Poli, con una e-mail manco scritta direttamente da lei (ma dalla sua cortese segreteria). Le domande insomma, sono molteplici e sorgono spontanee.


Commenti

Post popolari in questo blog

Quando la burocrazia spezza l'evoluzione italiana: l'assurdo caso dell'S.S. Monza 1912 e dello "Stadio Brianteo"

Essere un vero Procuratore o provarci soltanto? Il dubbio amletico posto dalla deregulamentation promossa dalla FIFA

Dalla vittoria dei più importanti tornei giovanili alla Serie A: in quanti ce la fanno?